Apparecchio in ceramica, cosa sapere
L’apparecchio fisso in ceramica è un’ottima alternativa al classico apparecchio in metallo specialmente dal punto di vista estetico. Per questo motivo infatti sono molti gli adulti, ma anche gli adolescenti che fanno questa scelta.
Tempo di lettura: 8 minuti
Come funziona e come si mette l’apparecchio fisso in ceramica
Il funzionamento dell’apparecchio dei denti fisso in ceramica è simile a al classico apparecchio fisso in metallo.
Il primo passaggio è quello di applicare i brackets sui denti con un procedimento semplice e indolore. Questi attacchi vengono “incollati” sui denti in una posizione precisa attraverso dei prodotti speciali ossia:
- mordenzante che apre i pori dello smalto per una maggiore adesione
- primer che aumenta ulteriormente l’aderenza, in modo da poter lavorare subito sull’apparecchio
- resina adesiva che serve a fissare e posizionare gli attacchini in ceramica
- infine ‘luce blu’
Gli attacchini sono tutti in ceramica bianca tranne sui molari dove solitamente sono applicate bande in metallo (delle specie di anelli attorno ai molari).
L’apparecchio fisso raddrizza i denti esercitando delle forze applicate attraverso gli archi ortodontici. Questi archi sono simili a dei fili che passano su tutti i denti incastrandosi negli attacchi. Vengono legati con delle legature elastiche bianche per mantenere l’effetto estetico. Possono essere bianchi, ma avvolte è necessario per alcuni spostamenti che siano in acciaio. Comunque nel complesso non si notano più di tanto.
Ogni 15/20 giorni circa si fanno i controlli in cui viene ricalibrato o cambiato l’arco.
Fa male l’apparecchio?
I primi giorni e i primi periodi può essere fastidioso, avvolte bisogna ricorrere agli antidolorifici, ma dipende dalla tua sensibilità.
Ci sono poi dei periodi di stabilizzazione, durante i quali non si fanno spostamenti ma si consolidano quelli ottenuti.
Col passare del tempo, l’apparecchio diventa sempre più accettabile, le mucose si abituano e anche la masticazione diviene più ‘attenta’ a non far staccare gli attacchini.
I pro
- esteticamente più accettabile
- economicamente meno costoso
- nessun limite tecnico di movimenti per i denti rispetto ad esempio all’Invisalign (mascherine trasparenti)
- assenza di Nichel negli attacchi in ceramica
- leggermente più confortevole la percezione in bocca visto la superficie liscia della ceramica
I contro
- più fragile quindi bisogna evitare cibi duri
- tende ad ingiallire
- c’è più attrito quando si usano gli archi in acciaio
- rischio (minimo) di rovinare lo smalto visto l’alta aderenza dei brackets
- trattamento più lungo
Cosa fare se l’apparecchio in ceramica ingiallisce
Se i brakets sono in ceramica di buona qualità (potrebbero essere anche in resina bianca) rimarranno belli per tutto il tempo del trattamento.
Gli elastici usati per fissare il filo potrebbero ingiallire ma comunque vengono sostituiti ad ogni controllo.
In ogni caso per evitare l’ingiallimento dell’apparecchio sarebbe meglio evitare o limitare bevande colorate come coca cola, caffè, ecc. o cibi come liquirizia e simili.
Oppure usa cannuccia per bere queste bevande!
C’è da dire che la pulizia dei denti con apparecchio è fondamentale per preservarne la salute.
Quindi oltre ad un accurata igiene domiciliare si faranno anche delle sedute di igiene durante il trattamento ortodontico. Sarà cura dell’igienista sbiancare i brakets con prodotti professionali.
Quanto si tiene in media l’apparecchio fisso?
In media si va da un minimo di 6/8 mesi, ad un massimo di 1/2 anni. In casi molto complessi anche oltre.
Il trattamento con l’apparecchio estetico può essere un po’ più lungo rispetto a quello tradizionale perchè la ceramica fa più atrito.
Molto dipende dalla situazione di partenza e anche dall’elasticità dell’osso. Un allineamento semplice delle arcate è sicuramente più veloce di una situazione nella quale ad esempio troviamo un dente che non ha spazio per erompere.
Come pulire l’apparecchio in ceramica
Come dico sempre mantenere una perfetta igiene orale durante un trattamento è importantissimo. Questo per non finire con i denti dritti ma con lo smalto rovinato.
Infatti il rischio di carie e gengivite durante il trattamento è più alto. Questo perchè gli attacchini presenti sui denti trattengono più placca.
Potete scegliere di usare il classico spazzolino manuale o optare per uno elettrico che vi faciliterà le cose.
Inoltre ci sono fili interdentali pensati apposta per chi ha l’apparecchio fisso ai denti.
Anche l’uso di un dentifricio fluorato in questo caso è indicato.
Di seguito ti consiglio alcuni prodotti e strumenti per l’igiene orale se sei portatore di apparecchio fisso:
- Spazzolino ortodontico Gum molto resistente all’usura nonostante il continuo sfregamento sui brackets. Ottimo prezzo rispetto ai supermercati nel link indicato che riporta ad Amazon;
- Dentifricio Gum Ortho con alte dosi di fluoro;
- Filo interdentale superfloss Oral-B indispensabile se hai l’apparecchio. La parte di filo rigida ti permette di infilarlo facilmente tra i denti;
- Idropulsore dentale portatile uno strumento in più se le tue gengive si infiammano facilmente;
- Testine ortodontiche per spazzolino elettrico se preferisci usare questo metodo di pulizia;
- Scovolino interdentale Tepe un ausilio in più per pulire i brackets e anche tra dente e dente;
- Collutorio anticarie Biorepair provato personalmente ottimo prodotto.
Uno strumento utilissimo se sei portatore di apparecchio fisso è l’idropulsore dentale. Questo strumento per l’igiene domiciliare è in grado con un getto d’acqua regolabile di eliminare i residui di cibo tra gli attacchi. Certo andrà usato con gli altri prodotti che ti consiglio, ma specialmente con i bambini è molto d’aiuto.
Qui trovi l’approfondimento su questo prodotto.
Posso usare lo spazzolino elettrico con l’apparecchio?
La risposta è si! Lo spazzolino elettrico aiuta a mantenere un livello di pulizia sui denti e sugli attacchi maggiore di quello manuale. Se usato correttamente facilita molto la pulizia orale dopo i pasti.
L’importante è scegliere le giuste testine e non usare quelle tradizionali.
Infatti la loro forma permette di pulire contemporaneamente smalto e attacco in una passata.
Resta comunque consigliato finire l’igiene con filo ed eventualmente lo scovolino se serve.
Nel peggiore dei casi potresti staccare un attacco, evento che capita più facilmente mangiando che lavandosi i denti. In questo caso chiamare il proprio dentista che vi farà andare a riattaccarlo.
Sarà questione di tempo acquisire la giusta sensibilità di forza per usare correttamente lo spazzolino elettrico.
Puoi scegliere un modello con segnalatore di pressione così da controllare sempre la forza usata tipo questo della Oral B (spedizione Amazon Prime attiva)
Fa male togliere l’apparecchio fisso?
Beh diciamo la verità piacevole non è, però non possiamo proprio parlare di dolore.
Quello che si sente è pressione, esercitata dall’apposita pinza per la rimozione degli attacchini.
L’operazione di rimozione dell’apparecchio di solito si fa dopo un periodo di consolidamento dei risultati ottenuti.
In questo modo i denti non sono dolenti come durante gli spostamenti, quindi diventa meno fastidioso.
Dopo la rimozione si lucidano i denti che su momento appariranno bianchi. Ma può essere che col tempo la resina che era stata usata si colori e diventi visibile.
In questo caso si lucideranno nuovamente i denti.
Meglio farlo di volta in volta per non rovinare lo smalto esagerando all’inizio.
Utile può essere un trattamento d’urto per rinforzare lo smalto con le mousse dentali una volta tolto l’apparecchio.
Cosa si mette dopo l’apparecchio fisso?
Come mantenere i denti dritti dopo l’apparecchio?
Dopo l’apparecchio fisso solitamente si usano delle contenzioni che possono essere mobili o fisse.
Quelle mobili sono tipo delle mascherine trasparenti, che vanno usate come prescrive il dentista.
Servono a non avere recidive e a fissare ulteriormente i risultati ottenuti. Infatti l’osso attorno al dente ci mette molto tempo (specie negli adulti) a riformarsi e ricompattarsi.
Invece le contenzioni fisse sono applicate all’interno delle arcate dentali a livello degli incisivi.
Più comode, ma richiedono maggior attenzione nella pulizia in quanto trattengono la placca. Sono come delle strisce di composito che uniscono i denti da canino a canino. Essendo interne comunque non si vedono.
Il costo dell’apparecchio di contenzione può essere compreso nel preventivo oppure no dipende dallo studio in cui fai il trattamento. Informatevi prima!
Quanto costa l’apparecchio in ceramica?
Il costo medio nazionale di un apparecchio fisso in ceramica è di € 850/1000 a semestre, quindi molto dipende dalla complessità del caso e dalla durata del trattamento.
Questo articolo contiene consigli utili dettati dalla mia personale esperienza e non si sostituisce alle istruzione del vostro dentista.
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Ciao sono Annalisa, assistente dentista ortodontica e odontoiatrica.
Nel mio blog metto la mia esperienza e la mia dedizione a tua disposizione.
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